sabato 21 febbraio 2015

Il "Gransoporo"


Il Gransoporo

In occasione di una cena con amici necessitavo di una pietanza che oltre ovviamente ad essere buona avesse spiccate caratteristiche che favorissero la convivialità. Le pietanze erano tutte a base di pesce, inteso in senso generale, quindi comprendente pesce con spina, molluschi, crostacei e conchiglie. A valle delle portate principali ho pensato d’inserire il granchio in pentola, nella fattispecie due granciporri, ma siccome sono veneto “gransipori”, di degne dimensioni, circa un kilogrammo l’uno. Lo scopo era quello di terminare le portate con qualche cose che favorisse la chiacchiera e si dovesse mangiare con le mani, appunto allo scopo di aumentare il senso di intimità dato dai legami con i commensali, tutti in ogni caso ottimi amici. Ora a dire il vero il senso d’intimità era già comunque decisamente elevato, reso tale da una quasi totale assenza di freni inibitori, prima ovvia conseguenza data dall’assunzione di alcolici, iniziata all’aperitivo con due magnum, un Franciacorta Ca' del Bosco brut ed un  Kettmeir Brut Rosè, scolati dai commensali, dieci, ancor prima di iniziare a cenare.
Il “gransoporo” deve essere necessariamente comperato vivo ed una volta sciacquato sotto acqua corrente, inserito in una pentola colma di acqua bollente; io ho bollito i due “gransipori” per circa 5 minuti. A questo punto li ho estratti dall’acqua e divisi in varie parti e riposti in una bacinella. I granchi essendo in pratica crudi al momento del sezionamento perdono parecchio liquido, quindi consiglio di porre sotto ed attorno al tagliere sul quale si opera, abbondante carta assorbente, onde evitare discussioni come nel mio caso, con la consorte, che definirei spiccatamente e specificatamente attenta a cogliere ogni mia, diciamo, disattenzione.


A questo punto prendere una casseruola che abbia la dimensione sufficiente da permettere di mescolare agevolmente i pezzi di granchio. Mettere tre cucchiai di olio per ogni granchio, quindi sei. Mettere due becche d’aglio leggermente schiacciate scaldare l’olio, a questo punto unire del peperoncino a piacere, il mio a piacere è quello che mentre si mangia fa sentire le labbra come leggermente gonfie, sensazione data appunto dal peperoncino. In pratica bisogna procedere come si prepara il condimento per la pasta aglio, olio e peperoncino. Quando l’aglio cambia colore, prima però di bruciarlo, toglierlo ed inserire nella casseruola i pezzi di granchio, dopo qualche minuto unire un bicchiere di vino bianco, farlo sfumare ed abbassare il fuoco mantenuto sino a quel momento abbastanza allegro, a questo punto aggiungere del sale grosso, poco. Rimestare ogni tanto il contenuto della casseruola, dopo circa venti minuti aggiungere una copiosa manciata di prezzemolo, cuocere ancora per circa dieci minuti. A questo punto fare posto al centro del tavolo, porvi un sottopiatto, appoggiarvi la casseruola prelevandola direttamente dal fornello ed invitare i commensali a prendersi i pezzi di “gransipori”.


Saluti. G.

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