In occasione di una cena con
amici necessitavo di una pietanza che oltre ovviamente ad essere buona avesse
spiccate caratteristiche che favorissero la convivialità. Le pietanze erano
tutte a base di pesce, inteso in senso generale, quindi comprendente pesce con
spina, molluschi, crostacei e conchiglie. A valle delle portate principali ho pensato
d’inserire il granchio in pentola, nella fattispecie due granciporri, ma
siccome sono veneto “gransipori”, di degne dimensioni, circa un kilogrammo
l’uno. Lo scopo era quello di terminare le portate con qualche cose che
favorisse la chiacchiera e si dovesse mangiare con le mani, appunto allo scopo
di aumentare il senso di intimità dato dai legami con i commensali, tutti in
ogni caso ottimi amici. Ora a dire il vero il senso d’intimità era già comunque
decisamente elevato, reso tale da una quasi totale assenza di freni inibitori,
prima ovvia conseguenza data dall’assunzione di alcolici, iniziata
all’aperitivo con due magnum, un Franciacorta Ca' del Bosco brut ed un Kettmeir Brut Rosè, scolati dai commensali, dieci, ancor prima di iniziare a cenare.
Il “gransoporo” deve essere
necessariamente comperato vivo ed una volta sciacquato sotto acqua corrente,
inserito in una pentola colma di acqua bollente; io ho bollito i due “gransipori”
per circa 5 minuti. A questo punto li ho estratti dall’acqua e divisi in varie
parti e riposti in una bacinella. I granchi essendo in pratica crudi al momento
del sezionamento perdono parecchio liquido, quindi consiglio di porre sotto ed
attorno al tagliere sul quale si opera, abbondante carta assorbente, onde
evitare discussioni come nel mio caso, con la consorte, che definirei
spiccatamente e specificatamente attenta a cogliere ogni mia, diciamo,
disattenzione.
A questo punto prendere una
casseruola che abbia la dimensione sufficiente da permettere di mescolare
agevolmente i pezzi di granchio. Mettere tre cucchiai di olio per ogni
granchio, quindi sei. Mettere due becche d’aglio leggermente schiacciate
scaldare l’olio, a questo punto unire del peperoncino a piacere, il mio a
piacere è quello che mentre si mangia fa sentire le labbra come leggermente
gonfie, sensazione data appunto dal peperoncino. In pratica bisogna procedere
come si prepara il condimento per la pasta aglio, olio e peperoncino. Quando
l’aglio cambia colore, prima però di bruciarlo, toglierlo ed inserire nella
casseruola i pezzi di granchio, dopo qualche minuto unire un bicchiere di vino
bianco, farlo sfumare ed abbassare il fuoco mantenuto sino a quel momento
abbastanza allegro, a questo punto aggiungere del sale grosso, poco. Rimestare
ogni tanto il contenuto della casseruola, dopo circa venti minuti aggiungere
una copiosa manciata di prezzemolo, cuocere ancora per circa dieci minuti. A
questo punto fare posto al centro del tavolo, porvi un sottopiatto, appoggiarvi
la casseruola prelevandola direttamente dal fornello ed invitare i commensali a
prendersi i pezzi di “gransipori”.
Saluti. G.
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